Edizione 2013

Piemonte, Marche e Calabria. Queste le tre regioni italiane rappresentate nella 5^ edizione del Festival “C’è Folk e Folk”.
Sempre di maggiore livello le realtà presenti, quest’anno il Gruppo Folk “Artusin” di Villanova e Roccaforte Mondovì (Cuneo), il Gruppo Folk “La Cucuma” di Amandola (Fermo), e il Gruppo Folk Asprumunti di Cardeto (Reggio Calabria).
La serata di venerdì 2 agosto a Rabbi ha visto l’ottima partecipazione di pubblico. La cortesia e disponibilità del Gruppo Folk locale, i”Quater Sauti Rabiesi”, a ricevuto gli apprezzamenti dei gruppi ospitati, come l’Asprumunti che ha saputo portare la vivacità delle danze del sud, come il “Ballo del ghiaccio”, col quale si è speigato come si faceva a conservare, anche in estate, ghiaccio e neve per deliziose granite.
Sabato 3 agosto il Gruppo Folk “Mezzano di Primiero” ha presentato fin dal pomeriggio ai tre gruppi ospitati le bellezze del borgo primierotto, fra i più bei borghi d’Italia, con una visita alla mostra permanente delle cataste artistiche “canzéi”, e al caratteristico centro storico con piccoli musei e esposizioni. L’esibizione nella piazzata adiacente al “brolo”, attualmente in fase di sistemazione, è stata particolarmente partecipata e applaudita. Oltre al gruppo del nord e del sud, dalle Marche “La Cucuma” ha comunicato agli astanti il legame fra musica, giovialità e duro lavoro delle colline appenninche, attraverso filastrocche e i tradizionali “Saltarelli”.
L’amena località nonesa di Coredo ha ospitato la conclusione del Festival, grazie alla disponibilità del Gruppo Folk “Lacchè”. I tre gruppi hanno potuto godere dei bei luoghi attorno al paese fin dal pomeriggio, con la visita al parco dei “Due Laghi” in occasione della festa della “Colomèla”, all’antica “Segheria Veneziana” e al locale Museo. Una breve anteprima dello spettacolo ha invogliato i presenti in loco a partecipare all’esibizione serale, aperta dai “Minilacchè”. Primo dei gruppi ospiti stavolta il Gruppo Folk “Artùsin” , legato alle tradizioni occitane delle Alpi marittime della Provincia di Cuneo, che ha potuto comunicare attraverso i balli e le presentazioni, il valore e l’importanza dell’antica lingua romanza di quelle valli piemontesi, veicolata attraverso queste rappresentazioni folkloriche e innumerevoli progetti culturali che l’associazione persegue ogni anno.
Nel complesso anche questa edizione di “C’è Folk e Folk” è riuscita nel migliore dei modi, confermando la validità della proposta da un punto di vista culturale, folklorico, ed anche aggregativo, e invitando a continuare se possibile anche per l’anno venturo questa bella esperienza.