Edizione 2008

Tutti i Gruppi che hanno partecipato a Trentino Giro folk possono senz’altro considerarsi di ottimo livello meritando di esibirsi davanti a un pubblico attento e competente.
Il Gruppo “The Strange Boat”, formato da tre elementi e guidato, da Dennis Pisetta, ha interpretato il vasto repertorio strumentale e cantato di musica irlandese, scozzese e bretone con qualche sconfinamento nella più tradizionale musica inglese per arrivare all’old time americano e all’esecuzione di alcuni temi del Quebec canadese. Strumenti usati: chitarra, mandolino, banjo e irish bouzouki ma anche strumenti a fiato irlandesi.
Il complesso “Li Barmenk”, particolarmente vivace e coinvolgente grazie alle musiche suonate (walzer, polke, mazurke, bourrér, scottish, ridondon e tante altre) ha proposto, oltre alle melodie tradizionali delle valli del Lanzo, anche quelle di tutto il mondo alpino e d’Irlanda, Provenza, Paesi Baschi… Anche gli strumenti usati sono quelli della tradizione popolare: chitarra, basso tuba, semitoun, a cui si sono aggiunte la ghironda, il piffero e la bombarda ma anche il corno di stambecco.
Del Trio Nadir,ancorché limitatamente a due esibizioni, si è apprezzata l’interpretazione del repertorio musicale arabo-ottomano classico e tradizionale (periodo dal 1400 al 1900 ca.). Musiche recuperate da quella vasta area geografica che va dal Magreb all’Egitto e dal Medio Oriente alla Turchia. I brani proposti sono stati dunque quelli tradizionali arabo-andalusi e mediorientali.
Quarto complesso, il gruppo “Al Tei” (il tiglio), proveniente dal Bellunese, ha espresso un insieme di musiche popolari di brani dell’area veneta e in particolare di quella bellunese da ascoltare e danzare con qualche ricerca anche tra alcune melodie natalizie…
Infine, il fuori programma offerto dal Gruppo guidato da Sara Giovinazzi (com­­ponente anche dell’Orchextraterrestre), dal nome quasi impossibile “A­li’nghiastre” e che ha interpretato un vasto repertorio di musiche popolari del Sud Italia e non solo.
Ma come tutte le manifestazioni che si rispettano, anche l’edizione 2008 di Trentino Girofolk ha registrato qualche problema.
Già la serata inaugurale, a Cal­donazzo, con il Gruppo trentino degli “The Strange Boat”, è stata afflitta da un tempaccio (tuoni, lampi, fulmini e saette) che ne hanno impedito il regolare svolgimento nell’ambito della locale Festa dei portoni. Fortunatamente, si è riusciti a “recuperare” all’ultimo momento uno spazio al chiuso ove pochi intimi hanno potuto comunque apprezzare la musica irlandese di Dennis Pisetta e dei suoi due compagni.
E’ stata poi la volta del Gruppo Li Barmenk ad avere qualche problema in quel di Mezzano, complice il fatto che la formazione si è presentata in numero esuberante rispetto alle indicazioni forniteci sulla composizione della formazione…
Anche in questo caso, tuttavia, la pronta capacità di risposta degli organizzatori in loco ha risolto il problema con un rapido “trasferimento” dello spettacolo in uno spazio più adeguato.
Problemi di altro genere, invece, nelle altre esibizioni del Gruppo a Besagno e Pejo. Maltempo nel primo caso (il concerto si è poi tenuto presso la sede del Circolo di Besagno) ed esibizione parziale a Pejo a causa di ingerenze locali che non hanno consentito di portare a termine la serata.
Difficoltà anche per il terzo gruppo a scendere in campo, il Trio Nadir. A causa di problemi familiari del capogruppo, la formazione è stata costretta a un rientro anticipato che ha consentito lo svolgersi di due sole serate.
A causa di tale defaillance si sono letteralmente dovute fare le corse per cercare di trovare dei gruppi che potessero sostituirli. Gli sforzi di Bruno Bonat e di Carlo Lamanna (al quale porgiamo, qui, un grande ringraziamento per la collaborazione) sono stati ripagati solo in parte, in quanto si è potuto trovare un rimedio per la sola giornata di domenica a Obra di Vallarsa, grazie all’intervento del Gruppo “Ali’nghiastre”, gran bella sorpresa, che ha eseguito musiche del meridione d’Italia.
Ultimo gruppo ad esibirsi, l’Al Tei di Belluno. I componenti di questo gruppo si sono dichiarati soddisfatti della loro partecipazione in quanto grazie ai concerti di Trentino Girofolk hanno avuto l’opportunità di fare nuove esperienze e di trovare nuovi agganci per future collaborazioni.
Il verificarsi di queste anomalie (concerti all’aperto, esibizioni a supporto di sagre di paese, supporto logistico in loco da parte dei Circoli, ecc.) richiederà dunque alla Federazione di rimodulare il progetto con nuove regole sia per i gruppi che per i i circoli ospitanti.

Flavio Chistè